Persone, luoghi,
relazioni.
Intendiamo occuparci delle persone e delle loro relazioni nei loro contesti di vita perché l’ambiente influenza il comportamento delle persone e le loro relazioni.
Ma le persone, a loro volta, influenzano, se non costruiscono, l’ambiente in cui interagiscono. Persone e ambiente sono quindi aspetti interdipendenti di una stessa unità, secondo l’approccio sistemico e transazionale-contestuale. Questi aspetti vanno considerati insieme e non singolarmente.
Ci sono dei temi che emergono quando ci si occupa della persone nel loro ambiente. Uno di questi temi riguarda lo spazio personale. Quello spazio di cui ogni persona ha bisogno, per poter vivere. Il tema dello spazio personale richiama quello della privacy, alla quale tutti abbiamo diritto, ma anche quello dell’isolamento, che vuol dire assenza di rapporti con gli altri. Nei loro ambienti di vita le persone sono vicine fisicamente, ma possono essere lontane dal punto di vista affettivo. La vicinanza fisica può essere fonte di piacere o, al contrario, di disagio.
Le metafore spaziali di vicino e lontano, vengono utilizzate per descrivere le relazioni dal punto di vista affettivo. L’apertura e la chiusura descrivono l’atteggiamento di una persona verso gli altri e dello specifico contesto verso chi viene da fuori. Nelle relazioni che hanno luogo nei contesti abitativi si alimentano le rappresentazioni sociali e le narrazioni dei fatti sociali che forniscono, a loro volta, punti di riferimento per la comprensione della realtà.
Spazio personale, privacy, vicinanza, apertura divengono oggetto di norme sociali che si combinano con le caratteristiche personali nel determinare i comportamenti.
L’ambiente comprende sempre anche uno spazio fisico, al quale le persone attribuiscono un valore simbolico e affettivo, che può andare oltre il riconoscimento dello spazio come risorsa e lo rende un luogo. Un luogo al quale le persone possono aver sviluppato (o possono sviluppare) attaccamento e che può essere diventato (o può diventare) un elemento costitutivo dell’identità. Un luogo al quale sono collegati ricordi o progetti.
Questo spazio fisico può essere: privato (la propria casa), pubblico (la via o la piazza) e comune (il condominio, il circolo del tennis). A questi diversi territori sono collegate le relazioni sociali: primarie nello spazio privato, pubbliche nello spazio pubblico e comunitarie nello spazio comune. I confini fra questi spazi sono interpretati soggettivamente e negoziati.
Nel rapporto con l’ambiente le persone incontrano i fattori di stress, come ad esempio il rumore, il clima fisico e sociale, il degrado, ecc. che influiscono sulla loro vita e sulla loro serenità. La rabbia e il senso di impotenza sono frequenti reazioni alle situazioni di stress che le persone non riescono a contrastare o modificare. I modi con i quali le persone reagiscono o contrastano lo stress e il modo con il quale queste emozioni vengono lette, interpretate, descritte e governate, è il risultato delle integrazioni di fattori personali e sociali.
Comunità solidali
responsabili.
La condivisione fa la forza!
Sarebbe bello se le persone che vivono nello stesso condominio e sotto lo stesso tetto potessero sentirsi una comunità; se le persone si conoscessero e si rispettassero; se le relazioni fossero improntate all’aiuto reciproco, se fosse possibile instaurare rapporti di buon vicinato, improntati alla fiducia, alla responsabilità e alla collaborazione.
Sentirsi comunità permetterebbe di affrontare più facilmente i problemi e garantirebbe un maggiore benessere a tutti.
Oggi, però, raggiungere questo obiettivo è difficile e, spesso, le persone non sono in grado di farlo da sole. Avrebbero bisogno di un supporto almeno per cominciare.
Un supporto che promuova e sostenga un diffuso coinvolgimento attivo e responsabile affinché coloro che abitano nello stesso condominio o nello stesso quartiere possano migliorare le relazioni, ridurre la conflittualità, promuovere intese, responsabilizzarsi collettivamente, valorizzare le proprie competenze ed energie, anche organizzandosi per trovare risposte nuove ai numerosi problemi che si presentano quotidianamente.
Luoghi di vita e
condivisione.
Oltre la soglia dell’appartamento privato ci sono gli spazi comuni, che non possono essere considerati spazi di nessuno, e che necessitano di attenzione e di cura. La condivisione degli spazi spesso è causa di conflitti, ma al tempo stesso è un’occasione di relazione. In questi luoghi incontriamo altri professionisti, gli amministratori condominiali nel condominio e altri operatori nel quartiere. Con loro è possibile/necessario trovare forme di collaborazione.
Comprendere l’interdipendenza fra casa, condominio e quartiere e fra le dinamiche che vi si instaurano è essenziale per trovare strategie efficaci per far fronte ai problemi e capire che non si può perseguire il benessere individuale concentrandosi o chiudendosi nel proprio spazio privato.
Al contrario, è importante aprirsi all’esterno, all’intero quartiere, alla città; dialogare e scambiare pratiche e idee per creare un setting di connessione sociale e contribuire a costruire, con la più ampia comunità circostante, una realtà urbana maggiormente a misura di cittadini.
La cura della propria casa, del condominio e del quartiere è essenziale per un effettivo BuonAbitare. Una bella casa in un condominio fatiscente o in quartiere degradato perde gran parte del suo valore e non è sufficiente a compensare il disagio che deriva dall’incuria e dal decadimento diffusi sul territorio